Aura, cucciolo di otto mesi, uccisa in un gioco crudele
Partito animalista offre 2000 euro a chi aiuta le indagini
LECCE - Un gioco crudele e spietato è costato la morte dopo atroci sofferenza a una cagnolina di 8 mesi a Trepuzzi, in provincia di Lecce. La piccola Aura, questo il nome del cucciolo, è stata bruciata viva domenica 25 aprile. Quando fu ritrovata, due giorni dopo, i volontari dell'Associazione Nuova Lara di Lecce, che gestisce anche il canile di Trepuzzi, hanno cominciato ad occuparsi di lei cercando in ogni modo di salvarla. Ma purtroppo gli sforzi sono stati vani e Aura è morta dopo una lunga agonia. Immediatamente si è mobilitato il popolo della rete che ha organizzato una petizione affinché sia fatta giustizia e i responsabili del crudele gesto paghino per le proprio colpe.
LA TAGLIA - A questa si è unito poi anche il «Partito animalista europeo» che addirittura ha promesso un compenso di 2mila euro per chiunque dia informazioni utili affinchè vengano trovati i colpevoli. Scrive Sandro Fuccelli, presidente nazionale dell'organizzazione: «Dicono che l’efferato gesto sia stato compiuto da ragazzini di una scuola media, appartenenti a famiglie disagiate, una "bravata" per trascorrere del tempo senza annoiarsi. Sono ragazzi che vivono in un contesto difficile, trascurati dai genitori e alla fine era solo un cane. Così viene giustificato il fatto da alcuni compaesani mentre i rappresentanti della pubblica amministrazione liquidano il tutto in sette righe in cui si parla di "sdegno" e di "dura condanna", ma non si dice mai verso cosa. Non un riferimento a quello che è successo ad Aura, nè una fotografia». Quello che risulta più insopportabile, spiega Fuccelli è «l’omertà di un piccolo paese, dove tutti si conoscono, che con il loro atteggiamento di non denuncia si rendono corresponsabili all’ unisono con gli autori dell’efferato gesto». Da qui l'idea della ricompensa per rompere il muro del silenzio.
Alfonso Bianchi
12 maggio 2010
Fonte: Il Corriere del Mezzogiorno