Chi ha un cane sa bene di cosa parlo. Chi il cane lo vuole prendere legga attentamente perché quanto leggerete, come indicato anche sul secolo XIX, sarà la quotidianità per voi. I proprietari di cani considerano i propri pelosi come figli e, come i bambini, i cani hanno delle necessità che devono essere prese in considerazione. Il costo medio di un cane? Generalizzando sulle cose “base” si aggira intorno ai 1000 euro l’anno. Questa cifra è il minimo che si può spendere. Prendiamo per esempio un cane cucciolo, sano e di taglia media. Appena il cucciolo arriva a casa dovrete sostenere, se non è già stato fatto da allevatori o canili, le spese di microchip, circa 30 euro, vaccinazioni , collare, guinzaglio e medaglietta possono superare i 100 euro.

Una cuccia da interni può costare intorno ai 50 euro mentre una da esterni arriva a 250 euro. Il costo per delle crocchette di marca è di circa 600-800 euro l’anno. La toelettatura ogni tre mesi (assolutamente opzionale) può costare 120 euro l’anno, un corso dI addestramento si aggira intorno ai 350 euro, se vogliamo andare in ferie e lasciarlo in pensione un paio di settimane possiamo pagare anche 500 euro e, se decidiamo per la sterilizzazione un veterinario può chiederci fino a 300 euro.

Ovviamente ci sono i modi per risparmiare. Il bagno al cane si può fare in casa o in giardino. Si stanno diffondendo sempre più le strutture “self-service” che mettono a disposizione tutto il necessario per poterci lavare da soli il cane. Per le crocchette possiamo optare per i cibi con la marca del supermercato di fiducia e, in caso di viaggi, qualche telefonata in più ci permetterà di trovare un albergo che accetti il nostro cane oppure una pensione con un buon rapporto qualità/prezzo.

 

Vi siete mai chiesti se i vostri cani vedano i fantasmi? Capita che all’improvviso si blocchino dinanzi al nulla, coda tesa, occhi fissi, tartufo immobile. E stanno lì e fissano. Se in casa c’è mia suocera inizia a sgranare il rosario e ad accendere candele a san Tizio e a san Caio.

A volte i cani mi vengono a chiamare e mi portano a guardare il nulla. Allora, sono sincero, un po’ ho paura. Soprattutto se sono tutte e tre le cagnolone a guardare immobili.

Non è un atteggiamento tipico dei cani, ma anche i gatti guardano all'infiniito. Forse più dei cani. Secondo voi cosa vedono? E qual è la vostra reazione in quei momenti?

 

 

Per i pipistrelli è sempre più difficile“trovare casa” e rischiano di sparire dalle zone abitate. Un vero peccato, anche perché sono utilissimi contro l’invasione di moscerini e zanzare. Collocando una “bat box” puoi dare una casa nuova ai pipistrelli e contribuire con l’università allo studio e al monitoraggio di questi piccoli mammiferi. E’ in vendita negli Ipercoop da fine febbraio. E' ora! Ai primi tepori della primavera i pipistrelli lasceranno i rifugi invernali (grotte, miniere e scantinati) per trovare “casa” vicino a luoghi ricchi d’insetti. Non è facile per loro trovare un posto adatto per riposare di giorno e cacciare di notte. Non ci sono più – o sono molto poche - le vecchie case con pertugi riparati dove riposare a testa in giù, lontano dai predatori, riparati dal troppo caldo o dal troppo freddo. Quindi possono risultare utili le bat box, ovvero rifugi artificiali fatti apposta per loro. Ecco perché il ritorno dei pipistrelli fra le nostre case è importante anche per noi. Da quest’anno sarà più facile procurarsi una bat box: dalla fine di febbraio sarà in vendita negli iper di Coop Lombardia. E anche se il problema è sentito particolarmente in estate, è ora che bisogna pensarci.

 

CHE COS'E':

La bat box è una “scatola” in legno multistrato di betulla, senza collanti e coloranti nocivi, inodore, di circa 35 centimetri di larghezza per 60 d’altezza e solo 5 centimetri di spessore. È stata realizzata da un fornitore abituale di Coop ed è venduta praticamente al prezzo di costo, 25 euro, proprio per favorirne la diffusione. È stata progettato dal gruppo di ricercatori del Museo di Storia Naturale, Sezione di Zoologia “La Specola” dell’Università di Firenze, in base alle esperienze acquisite sulle specie di pipistrelli italiani. Ha dato buoni risultati nelle sperimentazioni che sono state effettuate già da alcuni anni in vari Comuni della Toscana. E’ bene essere consapevoli che non c’è da aspettarsi una sicura utilizzazione da parte dei pipistrelli. Chi sceglie, alla fine, sono loro, e non c’è altro mezzo per convincerli che una buona localizzazione delle bat box. I pipistrelli le utilizzeranno come rifugio se saranno ben collocate e facilmente individuabili.

 

DOVE COLLOCARLA:

L'installazione migliore è quella sulla parete esterna di una casa, ad almeno quattro metri d’altezza dal suolo e in vicinanza di vegetazione. È possibile fissare la bat box anche sul tronco principale di un albero o su un semplice palo: l’importante è che non si muovano quando tira un forte vento. Quelle montate su superfici di metallo non sono mai state colonizzate e non devono essere illuminate da forti luci durante la notte. Ribadiamo ancora una volta che sono sempre i pipistrelli a scegliere il loro rifugio e non è proprio possibile trasferirli forzatamente nelle bat box. Anzi, rammentiamo che la legge li protegge rigidamente e vieta anche di manipolarli, se non dietro rilascio di specifici permessi accordati solo per motivi di studio. Nella scatola della bat box è contenuta anche una scheda in cartoncino con le istruzioni per la sistemazione e la manutenzione. Inoltre, sempre nel cartoncino, c’è la scheda di monitoraggio dove appuntare i dati di posizionamento della bat box e i dati della colonizzazione da parte dei pipistrelli. Sono tutti dati importanti, da inviare allo staff del Museo di Storia Naturale, che possono allargare le conoscenze sui pipistrelli. Infine uno schema sul ciclo vitale di questi mammiferi volanti. Oltre alla scheda ci sarà anche l’opuscolo “Un pipistrello per amico”, pubblicato lo scorso anno, che fornisce le più importanti informazioni su questi affascinanti animali e su come salvaguardarli, per il benessere di tutti e dell’ambiente.

 

 

Un pipistrello può cibarsi di duemila insetti

per notte e quindi essere un regolatore

naturale contro l’invadenza di moscerinie zanzare.

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